– I Disturbi dell’Orgasmo

L’orgasmo è un riflesso genitale regolato da alcuni centri nervosi del midollo spinale e consiste  in contrazioni ritmiche di certi muscoli genitali accompagnate da sensazioni di piacere. I Disturbi dell’ Orgasmo possono essere considerati separatamente nei maschi e nelle femmine

Disturbo dell’Orgasmo Femminile

Le donne mostrano un’ampia variabilità nel tipo e nell’intensità della stimolazione che induce l’orgasmo. Freud distingueva l’orgasmo coitale, ossia quello che si raggiunge con la penetrazione, da quello clitorideo, cioè l’orgasmo raggiunto tramite la stimolazione del clitoride, e riteneva che solo il primo rappresentasse la maturità sessuale, mentra il secondo era indice di una “fissazione” ad uno stadio non maturo dello sviluppo sessuale. La scienza odierna, invece, ha dimostrato che non esiste alcuna dicotomia riguardo l’orgasmo e che, in ogni caso, il clitoride gioca un ruolo fondamentale per il suo raggiungimento. Anche con la penetrazione, infatti, il clitoride viene indirettamente stimolato dai movimenti del coito. Per alcune donne la stimolazione indiretta del clitoride, soprattutto in alcune posizioni adottate durante il rapporto sessuale, può non essere sempre sufficiente ed è necessaria un’ulteriore stimolazione, ad esempio manuale. Questo non è indice né di immaturità sessuale, né di problematiche legate all’orgasmo!

Il Disturbo dell’Orgasmo Femminile è definito dal DSM-V (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – quinta edizione) come   marcato ritardo, infrequenza o assenza di orgasmo, oppure marcata riduzione dell’intensità delle sensazioni orgasmiche.  La diagnosi si basa sulla valutazione dell’esperto che stabilirà se la capacità di orgasmo è minore di quanto ci si aspetterebbe per età, esperienza sessuale e adeguatezza della stimolazione sessuale ricevuta. 

Può succedere che una ragazza durante i primi rapporti sessuali sia talmente in apprensione da non riuscire a raggiungere l’orgasmo, tuttavia questi episodi di per sé non sono necessariamente legati ad una patologia, ma sono spesso legati all’ansia che accompagna le prime esperienze sessuali. Soltanto se la difficoltà perdura nel tempo o causa un forte disagio è opportuno consultare uno specialista.

Disturbi dell’Orgasmo Maschile

Solitamente l’eiaculazione e l’orgasmo si manifestano contemporaneamente, all’interno della fase finale del ciclo di risposta sessuale. Il processo eiaculatorio è un fenomeno complesso che si compone di due fasi:

  1. Emissione: in cui si accumula il liquido seminale nell’uretra prostatica
  2. Espulsione: è l’eiaculazione propriamente detta

Nel corso della storia, il tempo e il controllo eiaculatorio hanno assunto un’importanza e una valenza diversa. La velocità del riflesso orgasmico ha sicuramente rappresentato un vantaggio per la riproduzione della specie. L’esigenza di allungare i tempi del rapporto è sorta nella seconda metà del secolo scorso con l’avvento del contraccettivo orale e una maggiore consapevolezza femminile del diritto al piacere sessuale. Da quel momento, la durata del rapporto sessuale ha iniziato ad assumere un valore all’interno della salute sessuale della coppia e sono cominciati a comparire i primi scritti scientifici sull’eiaculazione precoce considerata come disfunzione sessuale.
Il controllo dell’eiaculazione è un fattore più culturale che naturale: nella cultura occidentale l’eiaculazione precoce è stata considerata espressione di virilità e forza, mentre nella cultura orientale assume più valore la capacità di trattenere l’eiaculazione. In Oriente, infatti, il seme era considerato come una sostanza preziosa e la sua fuoriuscita veniva associata alla perdita di forza.
Considerata la grande influenza che l’aspetto culturale può avere sul controllo eiaculatorio, si può affermare che le disfunzioni dell’orgasmo maschile hanno spesso, anche se non sempre, un’origine psicogena.

Possiamo distinguere vari tipi di Disturbo dell’Orgasmo Maschile:

  • Eiaculazione Precoce: si tratta della ricorrente o persistente eiaculazione a seguito di una minima stimolazione sessuale prima, durante, o poco dopo la penetrazione e senza che il soggetto lo desideri. Il disturbo causa disagio o difficoltà interpersonali e non è dovuto esclusivamente ad un’altra problematica fisica né agli effetti di farmaci/sostanze. L’aspetto fondamentale di questa disfunzione non è il breve tempo impiegato per raggiungere l’orgasmo, ma l’assenza del controllo volontario sull’eiaculazione che avviene in un momento in cui il soggetto non lo desidera.
    L’incidenza del disturbo è piuttosto elevata, riguarda dal 5 al 40% degli uomini sessualmente attivi.
    Capita che i ragazzi durante i primi rapporti sessuali possano raggiungere l’orgasmo troppo presto, persino prima dell’ingresso in vagina, ma questi episodi di per sé non sono necessariamente legati ad una patologia, infatti possono essere legati all’ansia che accompagna le prime esperienze sessuali. Soltanto se la difficoltà perdura nel tempo o causa un forte disagio è opportuno consultare uno specialista.
  • Eiaculazione Ritardata: consiste nel persistente o ricorrente ritardo, o assenza dell’orgasmo, dopo una normale fase di eccitazione nell’ambito di stimolazioni sessuali che l’esperto, tenendo conto dell’età del soggetto, giudica adeguate per localizzazione, intensità e durata. La sintomatologia può variare dall’assolutà impossibilità eiaculatoria ad una eiaculazione possibile solo dopo una lunga ed intensa stimolazione. La persona ha frequentemente la sensazione che il riflesso eiaculatorio stia per realizzarsi da un momento all’altro.
    La forma più severa di questa disfunzione viene definita “Aneiaculazione Senza Orgasmo” che costituisce la variante più frequente ed indica la mancanza della possibilità di eiaculazione nonchè dell’esperienza dell’orgasmo.
    L’incidenza di questo disturbo varia dall’1 al 4% degli uomini sessualmente attivi.
  • Eiaculazione Anestetica: indica quei casi in cui è presente l’eiaculazione senza, però, l’esperienza del piacere orgasmico. Il seme viene emesso, ma non con “forza”, essendo carenti le contrazioni muscolari.
  • Eiaculazione Retrograda: è una problematica di natura organica o iatrogena, che ovviamente può avere conseguenze di carattere anche psicologico. Il liquido seminale non viene espulso dal pene, ma si riversa nella vescica, invece che nell’uretra.
  • Orgasmo Aneiaculatorio: anche questa problematica ha cause  organiche. Pur rimanendo intatta la fase dell’espulsione, manca in modo selettivo quella dell’emissione.